Lettera del Segretario AIDoSS - dicembre 2010
20.12.2010 13:59
Carissime colleghe e colleghi,
alla conclusione di quest'anno solare vogliamo richiamare alcuni del passaggi che hanno segnato il nostro impegno come Associazione, in particolare in riferimento a due delle tappe che distinguono il nostro cammino di ogni anno: l'appuntamento di primavera, che quest'anno abbiamo fatto coincidere con l'assemblea dell'Associazione, e la Summer school che al termine dell'estate scandisce i contenuti su cui ci concentriamo per orientare lo sviluppo della disciplina. Il 2010, dunque, ha affrontato dapprima il tema del rapporto tra la disciplina insegnata e la disciplina esercitata nei servizi, poi il tema del progetto formativo del servizio sociale per il prossimo futuro. Per il primo tema (di cui abbiamo riferito più ampiamente nello scorso bollettino) possiamo richiamare la condizione difficile ma fertile di “profilo sovrapposto” di chi esercita la professione di assistente sociale e al contempo assume il ruolo di docente . In tal senso la disciplina di servizio sociale, in contro tendenza con l'atteggiamento diffuso nell'accademia italiana, continua a mostrare il valore dello stretto legame fra professione esercitata, ricerca e docenza, sia nelle occasioni in cui queste parti si sovrappongono “autobiograficamente”, sia quando si cerca in diversi modi di provocare uno scambio costante fra questi tre orizzonti di impegno. Per il secondo tema ,“Il progetto formativo del servizio sociale”, il confronto svolto a Roma nello scorso settembre ha accostato diverse prospettive: la prospettiva di chi promuove le politiche sociali, la prospettiva di chi “fa” l'Università (ne progetta i corsi, ne sviluppa gli insegnamenti, ne organizza la didattica), la prospettiva di chi “compone” a disciplina (se ne fa partecipe nella produzione di contenuti e nell'esercizio pratico). Da queste angolature è parsa emergere la consapevolezza della necessità di saper aggiornare e adeguare costantemente i contenti e gli assetti formativi, alle caratteristiche politico-sociali e accademiche di ciascun contesto sociale, pur mantenendo ben chiari gli obiettivi formativi di fondo e l’impostazione metodologico-formativa che caratterizza il servizio sociale.
L’orizzonte si profila incerto e problematico, non lo possiamo negare, per questo gli auguri che ci rivolgiamo in questo fine d’anno sono ancora più per il cammino che ci attende!
forti e sinceri
Luigi Gui